Che dire di questa esperienza di Torino?
Solitamente di ritorno da un viaggio si vorrebbero raccontare una infinita di cose, tutte più o meno importanti, proprio per suggellare le esperienze vissute e le emozioni provate sulla pelle.
Ma, probabilmente anche per stanchezza, mi limiterò giusto a qualche considerazione.
Sono stato affascinato da come sia stato organizzato questo XXIII Congresso Mondiale dell’Architettura e come nello specifico i centri congressi del Lingotto e del Palavela siano stati una continua e indissolubile Torre di Babele nella quale si sono fusi e confusi punti di vista ed esperienze umane provenienti da tutto il mondo. Mai come in questi casi l’esperienza del viaggiare arricchisce e fa stare bene con se stessi.
Sguardi e lineamenti somatici cosi diversi, cosi strani, ma tutti cosi tremendamente belli, tutti necessari e fondamentali, perchè essere li in quei momenti non significava soltanto condividere un interesse comune e probabilmente professionale quale l’architettura con tutte le sue magie, ma, è un mio pensiero, simboleggiava la voglia di esserci ed essere ciascuno architettura di se stesso, un’architettura imponente e meravigliosa che aveva un suo linguaggio e una sua completezza nel paesaggio della vita di ciascuno di noi.
E cosi da queste mirabili metafore sono riuscito a godere ancor più splendidamente dell’incontro con carissimi e vecchi amici di Torino che mi hanno permesso di riscoprire la brillantezza di una delle tante “capitali europee” che avevo ammirato qualche anno fa prima delle Olimpiadi invernali del 2006 passeggiando per i suoi borghi, sorseggiando i suoi aperitivi, contemplandone le veloci metamorfosi e di come esse scivolino nel paesaggio modificandolo non sempre dolcemente senza per questo contaminare la vita dei residenti.
Ripartendo stamattina, dietro il mio volto palesemente stanco per i giorni comunque di forte pressione e impegno, c’era tutta la soddisfazione per aver fatto di questa esperienza una occasione di crescita e di maturazione ulteriore e se da un lato non posso non ringraziare la mia amica che mi ha accompagnato in questo divertente pellegrinaggio, non posso neanche dimenticare questi splendidi amici che nella distanza che ci separa tristemente ci unisce anche in modo assolutamente indimenticabile.
Grazie ragazzi e a presto.
Indiano
P.s.: grazie alle amiche che in questi giorni hanno comunque manifestato la loro presenza su questo diario. 🙂
Avvisi importanti:
Immagini e Dialoghi per la Pace
Tutti in Piazza Navona a Roma contro le Leggi – canaglia l’8 luglio
Aggiornamento sulla Scuola di Formazione Politica Antonino Caponnetto
(Volantino definitivo da propagandare massimamente)
Commenti
bentornato, buonanotte e benvenuto ,se lo vorrai , nel mio blog “Canto diMezzanotte” dedicato ai nativi americani…trasferitosi su blogspot con grande successo :))(http://lunaindiana.blogspot.com)
BENTORNATO…. che bel post immagino che ti sei divertito un sacco… un bacino
Bentornato. Un abbraccio e buon week end!F.to una delle donne che è passata di qua in tua assenza