Un blogger davanti alla ‘ndrangheta

Il sottoscritto, turbatosi e preoccupatosi moltissimo per il suo amico giornalista Antonino Monteleone, subito dopo la vile intimidazione mafiosa subita in quel di Reggio Calabria, la settimana scorsa, da balordi bastardi, prese carta e penna per scrivere il seguente messaggio che ha trovato risonanza nazionale sulle pagine del Blog dell’ Espresso “Piovono Rane” di Alessandro Gilioli che ringrazio per la sensibilità e l’attenzione.


Antonino Monteleone è un ragazzo calabrese di 25 anni.

Per alcuni basterebbe solo quella parola, “calabrese”, per segnarne il destino: oggi parlare della Calabria significa parlare del consiglio regionale più inquisito d’Italia, significa parlare della regione con il più alto numero di ospedali, significa parlare della regione nella quale la massoneria, la magistratura deviata e la politica trasformista sono un unico apparato che corrode il diritto alla vita.

Antonino Monteleone è un giornalista e un blogger che ha accumulato una serie di esperienze, non solo locali, per mezzo delle quali ha spesso denunciato cose che altri non hanno mai voluto denunciare: testimoniando con il suo lavoro, preciso e professionale, quanto profondo e pulito sia l’amore per la sua terra.

Antonino è uno di quei giornalisti e blogger che informano con la schiena diritta, senza cedere ai ricatti o alla tentazione del compromesso.

Due notti fa, a Reggio Calabria, la sua auto è stata dolosamente incendiata e totalmente distrutta.

Impaurire e ridurre alla solitudine chi combatte la criminalità organizzata è sempre stata la strategia di tutte le mafie.

Il gruppo su Facebook che vuole rompere questa solitudine ha già superato i duemila iscritti. Chi vuole esprimere la sua vicinanza ideale, etica e civile ad Antonino oggi può farlo, pubblicamente, in Rete, aderendo a questo gruppo.

Un blogger davanti alla ‘ndrangheta, Piovono Rane, il Blog di Alessandro Gilioli per l’Espresso

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