Bari accolga Khadim “Bamba” Fall

Si chiama cosi l’appello che ho scritto, qualche giorno fa, insieme all’avvocata ed amica Francesca La Forgia (esperta di diritto dell’immigrazione), con cui sollecitiamo tutte le Istituzioni preposte a concedere, per gli alti meriti civili, il permesso di soggiorno a Khadim “Bamba” Fall. Qui l’ intervista – da cui è nato e che spiega l’appello seguente – uscita su Epolis che feci ad inizio aprile a questo ragazzo dal viso simpatico e dal grande cuore. Alla vicenda è dedicato anche questo Blog, realizzato sempre dal sottoscritto e sempre con la collaborazione di Francesca.

Il mare, non solo per la nostra città, è un simbolo. L’unico che, contemporaneamente, ha la forza per unire e separare. Paesi, popoli, culture, tradizioni. Il mare, inoltre, rappresenta uno specchio. Rivela la nostra identità. Racconta quello che siamo e che, forse, potremmo essere. Le reliquie di San Nicola, il santo patrono della città di origine straniera, giunsero via mare. E sono diventate, nel millennio successivo, non soltanto oggetto di culto, ma iconografia di una città che ha sempre conosciuto l’accoglienza, ospitale e solidale, dell’alterità. Integrata come valore aggiunto nel nostro territorio. Una diversità che si fa ricchezza. Culturale e sociale. Per tutta la comunità. Non sempre, però, la storia è stata “maestra di vita”. Non sempre, purtroppo, i/le cittadini/e hanno saputo esercitare la memoria storica vedendo in essa una preziosa piccozza culturale per abbattere i muri dell’intolleranza e dell’ignoranza. Oltrepassando ogni forma di razzismo.

Khadim “Bamba” Fall è un ragazzo senegalese di 34 anni, in Italia da oltre dieci anni, che sabato 30 marzo, mentre faceva la propria spesa pasquale, ha sentito urlare dalla vicina rosticceria. Percepita immediatamente la gravità della situazione e senza pensarci troppo, ha rincorso il giovane rapinatore, armato, che intimorito dalla sua fisicità si è lasciato afferrare. Una volta consegnato il malcapitato alle Forze dell’Ordine e restituito il “bottino” alle legittime proprietarie della rosticceria, per Khadim Fall, paradossalmente, proprio la sera di Pasqua, si è aperto il “Calvario della Burocrazia”.

Khadim Fall, infatti, a causa del quadro normativo attuale che non consente il rinnovo del permesso di soggiorno a quei/quelle cittadini/e stranieri/e che hanno perso il lavoro, e con esso quasi il diritto ad una esistenza visibile nelle nostre città, dopo pure tutte le campagne mediatiche che obbligano il/la migrante a a vivere nascostamente e ai margini delle nostre comunità come se il problema della sicurezza dipendesse unicamente e principalmente da questa condizione umana, rischia seriamente di dover lasciare il Paese.

Bari e l’Italia accolgano Khadim Fall! Lo adottino come buon esempio di cittadinanza; come testimonianza mirabile e virtuosa di un’integrazione non solo possibile, ma anche necessaria per dimostrare che nella nostra città “nessuno/a è straniero/a e tutti/e sono baresi”. Noi baresi, insieme, noi che a vario titolo abitiamo una città che ha scelto per Santo cristiano Protettore un migrante, votata alla convivialità delle differenze quale crocevia di popoli, chiediamo alle Istituzioni di questa Città e di questo Paese, perciò, con questo appello, che è anche e soprattutto un invito ad accogliere la bellezza della diversità e a riscoprire il gusto della legalità, l’assegnazione di un permesso di soggiorno, come già avvenuto in altri casi in Italia, per i suoi  meriti civili, a Bamba Fall. Per poter dire, con lui, che Bari può e vuole diventare la “Capitale Euro-Mediterranea dei Diritti”.

E chiediamo a chiunque lo voglia, in Italia e ovunque, di firmare questo appello.

Per firmare e sostenere questo appello è, infine, disponibile l’indirizzo mail: khadimlitaliareale@gmail.com

P.s.: Di questo appello se ne parla già qui. E anche a seguito di questa notizia, credo, sia ancora più importante sottoscriverlo e diffonderlo lealmente.

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